sabato 11 dicembre 2010
Daimones Ex Tenebris by Dany & Dany
Stavo davvero aspettando con ansia questa uscita del duo della Dany. Dopo qualche auto produzione e vari successi all'estero Dany&Dany sono pronte per il grande pubblico italiano; e quale occasione migliore della Fiera di Lucca per presentare il loro lavoro?
Daimones è una storia di vampiri dal gusto classico e grazie a questa ambientazione temporale (metà 800) il duo da sfogo alla propria creatività disegnando con meticolosa perizia abiti, arredamenti, interni ed esterni tipici dell'epoca e sfoggiando un gusto estetico tanto caro agli amanti di (certe) storie di vampiri.
Dal punto di vista narrativo la storia si legge benissimo e presenta spunti interessanti come i Daimones appunto. Vampiri creati in laboratorio, tramite esperimenti crudeli e terribili, dai vampiri stessi in modo da vincere la maledizione tipica del vampiro classico, ovvero l'avversione alla luce del giorno. La creazione del super-vampiro si rivela alquanto difficile e molto contrastata dal vampiro “classico” che, spaventato dal potere di questi esseri, ne decretò la tragica scomparsa perseguitando tutti i Daimones esistenti. Si salvò solo uno, Aidan. Questa storia parla di lui e della sua presa di coscienza di essere diverso tra i diversi e per questo tremendamente solo.
Ma è anche un horror, anche se romantico, gotico. E' spettacolare come la prima sequenza vada ad incastrarsi con l'ultima dando un senso più ampio alla lettura e facendoci godere di più dell'esperienza di lettura appena finita e sperare in una sua prosecuzione.
Come dicevo, le Danys non si sono risparmiati nei dettagli e ogni tavola è tutta da osservare ma anche quando devono disegnare ambientazioni più moderne e scene ricche di azione non deludono.
In appendice la storia originariamente apparsa su un antologia a tema Vampiresco (vampiri appunto, ed absoluteBlack) che introduceva le tematiche di Daimones.
A proposito di antologie Vampiriche , nel secondo volume della suddetta antologia uscita quest'anno c'è una storia del Dinamico Duo (Dany e Dany) che dimostrano di sapere fare anche storie divertenti.
sabato 20 novembre 2010
Buffy e il buffyverso a fumetti
Il successo del telefilm di Buffy (l'ammazzavampiri) ha spinto la Dark Horse, nota casa editrice americana, alla pubblicazione di un progetto dedicato a Buffy e al suo universo. O meglio al Buffyverso. Nonostante questi progetti fossero supervisionati dal creatore della serie Joss Whedon non sono stati riconosciuti dai fans e dagli esperti come “canonici” cioè come parte integrante del Buffyverso presentato nella serie TV:
Principalmente si tratta di fumetti con storie singole o al massimo di un paio di episodi che si svolgono parallelamente alla serie TV. In Italia questa formula non ha funzionato e sono usciti pochi numeri dell'albo. L'intera serie è stata poi riproposta come cartonato da libreria nella quale venivano raccolti i vari episodi. Con la stessa formula sono stati presentati i fumetti “i racconti delle cacciatrici” e “i racconti dei vampiri”.
Altri fumetti sono stati dedicati a personaggi secondari della serie, Giles, Oz, ad esempio ma anche a Angel e a Spike. La maggiorparte di questi in italia resta ancora inedito tranne un volume che parla di Spike e Drusilla e delle loro avventure. Un altro interessante progetto (proposto in italia in tre volumi cartonati) è quello che riguarda “Fray” ovvero la cacciatrice del futuro. Inoltre ci sono anche fumetti che trattano della Buffy pre-Sunnydale. Insomma, come avrete capito su Buffy è stato detto tutto ma si continua a parlare della sua leggenda attraverso altri medium.
Oltre Fray e i volumi sui racconti delle Cacciatrici e quello dei Vampiri l'unico a venire ufficialmente riconosciuto dai fans è l'ottava serie di Buffy che come fumetto è quello ad avere il massimo valore vista la qualità della proposta, premiata dalle vendite e dal prestigioso premio Eisner nel 2008 (gli oscar dei fumetti). Inoltre ha lanciato il creatore di Buffy nello Star Sistem del fumetto americano ricevendo incarichi prestigiosi come il ciclo di avventure “astonishing X-Men” e una serie di “runaways”.
I volumi usciti in italia sono quattro, i primi due per la freebooks e gli ultimi, freschi di stampa, della edizioni BD.
I titoli dei volumi sono
La Lunga Strada Verso Casa
Nessun Futuro Per Te
Lupi Alle Porte
Un Mondo Migliore
Le copertine di questi fumetti sono disegnate da Jo Chen una vera Star nel Comicdom americano ma anche le pagine interne non sono male, molto moderne.
Rimangono inalterati la freschezza dei dialoghi e la loro scorrevolezza, qualità che ha fatto di Buffy un vero Cult.
Questi fumetti si propongono di continuare l'avventura di Buffy dopo la chiusura della Serie con la settima stagione.
Troviamo infatti non una sola cacciatrice ma un intero esercito di queste gestite da Xander da un ponte di comando in stile Star Trek (Xander è sempre nerd). Oltre alle cacciatrici che combattono il Male sul campo l'esercito ha a disposizione Haker e Mistici che danno supporto alla squadra d'azione. Insomma le novità ci sono, e i misteri anche. Infatti, durante un'azione di routine, la squadra di cacciatrici scopre delle vittime con uno strano sigillo...
Mentre sul luogo dove prima c'era Sunnydale e la Bocca dell'infero ora c'è un cratere all'interno dei quali l'esercito trova due sopravvissuti che hanno tutta l'intenzione di farla pagare a Buffy. E come se non bastasse, l'esercito stesso è intenzionato a smantellare l'organizzazione delle Cacciatrici.
domenica 24 ottobre 2010
voglia di horror pt.4
Ogni tanto capita che il film che ti sei rassegnato a vedere sia una sorpresa. Nei precedenti post “voglia di horror”, la sorpresa è stata perlopiù negativa o quantomeno ha deluso le mie aspettative. Questa volte tante aspettative non ne avevo e la sorpresa è stata molto positiva.
Cannibal Love - mangiata viva, (il titolo originale è il meno sensazionale Trouble Everyday) prometterebbe squallide scene grondanti sangue, e da questo punto di vista non si rimane delusi. Il sangue dipinge i corpi e i volti degli attori ma ha una valenza molto diversa dal classico splatter-gore. In un certo qual modo il film è una poesia sul sangue e sugli istinti animali che sono sopiti all'interno di ognuno di noi. Non i sono grandi scene d'azione. Non c'è un buono o un cattivo. E' la narrazione non tropo lineare di una storia d'amore difficile in quanto la malattia condiziona la vita di copia. La malattia è appunto il cannibalismo. La trama in se non è un granché ma il modo in cui si svolge è davvero particolare, lo è almeno per un film con quella quantità di sangue e scene di nudo; spesso nella stessa sequenza. Se dovessi azzardare un paragone lo farei con “Miriam si sveglia a mezzanotte” e “the addiction” cioè lo metterei tra gli horror d'autore, poetici in qualche modo, intellettuali ed immensamente tristi.
giovedì 23 settembre 2010
Rumorosa Oscurità
Ed eccoci al primo post dedicato alla musica, o al rumore a sentire alcuni.
Nella mia ormai lontana adolescenza un gruppo che lasciò il segno nelle mie intonse orecchie furono indubbiamente i Dimmu Borgir e il loro Enthrone Darkness Triumphant. Le sonorità potenti e cattive mi attirarono subito e ascoltai quel CD decine di volte. E lo ascolterei ancora. E ancora.
I successivi lavori della band non mi colpirono, forse per via della formula cosi difficile da ripetere senza il rischio di fare solo brutte copie, ma fatto fu che mi dimenticai di loro. O perlomeno decisi di chiudere la pratica Dimmu Borgir al solo Enthrone. Fino a ieri.
Da qualche parte ho letto che l'ultimo lavoro dei Dimmu era un capolavoro e ho deciso che era tempo di dare una seconda chance alla band che in parte ha contribuito alla formazione del mio gusto musicale. Inutile dire che è stato un ascolto poco entusiasmante e che mi ha solo fatto venire voglia di risentirmi Enthrone.
La domanda che mi pongo è se sono io, ormai trentenne che non sono più capace di entusiasmarmi per un Album; oppure se ho dei preconcetti che mi impediscono di apprezzare un lavoro per quello che è e non per quello che si dice di chi lo ha fatto. O forse sono i Dimmu Borgir che tentano di ricreare un alchimia invece di avere il coraggio di provare nuove formule?
sabato 21 agosto 2010
tormentone estivo a fumetti
sabato 31 luglio 2010
Capitan America (morte e rinascita)
domenica 25 luglio 2010
Shamo. Nato per combattere
venerdì 23 luglio 2010
voglia di horror (pt.3)
martedì 6 luglio 2010
KICK-ASS spacca!
sabato 26 giugno 2010
le donne nei fumetti
venerdì 4 giugno 2010
Le origini dell'universo Ultimate.
La continuity è qualcosa che bisogna sempre tenere in conto quando si ha a che fare con le storie dei super eroi e molto spesso limita l'accessibilità di molte storie che seppur valide disorientano non poco il lettore occasionale. (ammetto che io stesso ero intimorito dagli albi dei super eroi proprio per quella sensazione di trovarsi in una festa già iniziata...)
Comunque sia, le origini dell'Universo Classico Marvel sono sempre soggette a libere interpretazioni dei vari autori sta alla loro fantasia saper aggiungere un dettaglio, cambiare un punto di vista senza bruciare i precedenti (a meno che non siano proprio osceni...). Quindi la scelta di B.M. Bendis (deus ex machina della marvel attuale) di dare all'universo Ultimate una origine univoca mi lascia un po' con l'amaro in bocca e un dubbio.
Perché sono u mutanti ad essere frutto del siero del super soldato e non viceversa?
A mio avviso sarebbe più plausibile questa seconda opzione in quanto la formula del siero potrebbe essere un tentativo di ricreare in vitro il gene X con tutto quello che poi ne deriverebbe (cioè una mutazione...).
Anche se editorialmente è ancora relativamente giovane l'Universo Ultimate (o Ultiverso o UU) deve sempre e dovrà comunque fare i conti col suo cugino più grande l'Universo Marvel originale dalla quale direttamente discende anche se la volontà di renderlo indipendente è presente. Tutto dipende dalla strada che seguirà verso l'indipendenza. Credo che il reset delle testate avvenute a seguito dell'evento Ultimatum sia da vedere in quest'ottica. Personalmente ho trovato un Spiderman un po' più manga (graficamente) e adolescente. Non lo so ma forse Bendis ha troppe cose in testa per potersi dedicare alla sua "creatura" (verrò linciato per averlo detto). Mentre il fronte Avengers sembra sempre interessante e più maturo
vediamo vediamo...