domenica 24 ottobre 2010

voglia di horror pt.4



Ogni tanto capita che il film che ti sei rassegnato a vedere sia una sorpresa. Nei precedenti post “voglia di horror”, la sorpresa è stata perlopiù negativa o quantomeno ha deluso le mie aspettative. Questa volte tante aspettative non ne avevo e la sorpresa è stata molto positiva.







Cannibal Love - mangiata viva, (il titolo originale è il meno sensazionale Trouble Everyday) prometterebbe squallide scene grondanti sangue, e da questo punto di vista non si rimane delusi. Il sangue dipinge i corpi e i volti degli attori ma ha una valenza molto diversa dal classico splatter-gore. In un certo qual modo il film è una poesia sul sangue e sugli istinti animali che sono sopiti all'interno di ognuno di noi. Non i sono grandi scene d'azione. Non c'è un buono o un cattivo. E' la narrazione non tropo lineare di una storia d'amore difficile in quanto la malattia condiziona la vita di copia. La malattia è appunto il cannibalismo. La trama in se non è un granché ma il modo in cui si svolge è davvero particolare, lo è almeno per un film con quella quantità di sangue e scene di nudo; spesso nella stessa sequenza. Se dovessi azzardare un paragone lo farei con “Miriam si sveglia a mezzanotte” e “the addiction” cioè lo metterei tra gli horror d'autore, poetici in qualche modo, intellettuali ed immensamente tristi.