sabato 26 giugno 2010

le donne nei fumetti

stavo pensando di scrivere qualcosa sul ruolo delle donne nei fumetti ed è quello che farò ma mi permetto di ignorare Mafalda di Quino che non credo di riuscire ad inserirla nel contesto.

iniziamo

il fumetto generalmente viene inteso come una cosa "da ragazzi". Ma forse sarebbe più corretto iniziare a parlare al passato.

essendo una cosa da ragazzi il fumetto non dava molto spazio al gentil sesso. Ed è andata così per mooooolto tempo, cioè fino a quando nelle pagine dei fumetti iniziarono ad apparire le BadGirl. Come capostipite di questa specie alquanto pericolosa viene (unanimemente?) indicata Vampirella. E di certo non è un icona del femminismo. Fatto sta che nonostante tutto la procace vampira sia arrivata fino a noi e grazie a lei le donne hanno iniziato a frequentare il mondo dei fumetti.

In Giappone le cose invece vanno diversamente in quanto, gli amici del sol levante, hanno una cosa strana, utopica quasi, gli SHOJO cioè i fumetti per le ragazze!!! (impensabile). Quindi non è impensabile pensare che qualche ragazza che legge le sue avventure romantiche a fumetti sogni di diventare una autrice. Così abbiamo le Clamp, Rumiko Takahashi (che viene indicata come una delle donne più ricche del Giappone), Rioko Ikeda e tante altre che ad elencarle tutte si rischia di dimenticarne qualcuna. Quindi nel paese del sol levante le donne hanno un ruolo attivo nei fumetti e non rilegato a quello di "oggetto del desiderio".

Gli anni passano e i manga sdoganano in occidente e con loro un mare di nuovi stimoli culturali che esplodono letteralmente con gli Anime degli anni 80 che oltre ai robottoni virili ed eroici propongono anche storie romantiche e tristemente dolci. Fino ad arrivare alla seconda invasione. Sailor Moon e le sue guerriere alla marinara (niente a che fare con la Pizza) guidano una vera e propria invasione a tappetto, su tutti i fronti.
Ora non è strano incontrare ragazze (anche donne ormai) esperte di fumetti peggio di certi nerd-otaku e anche se in tono minore iniziano ad apparire anche da noi eroine dei fumetti, il primo esempio che mi viene è quello di Legs Weaver, comprimaria della serie fantascientifica Nathan Never e poi titolare di una sua testata nella quale iniziano ad apparire anche nomi di donna tra i titoli di coda.
Ora abbiamo Giulia (bellissimo giallo) ma abbiamo anche donne che diventano autrici di fumetti e che riscuotono un certo successo (niente a che vedere con le loro controparti nipponiche...) abbiamo Elena de Grimani, dany&dany, giovani donne che lavorano perlopiù per il mercato estero. Ma abbiamo anche Paola Barbato che oltre a scrivere bellissime storie per Dylan Dog (lui e le donne... un altro caso che dovrei approfondire, ma vi annoierei) è una apprezzata scrittrice di gialli.

Insomma viva le donne (yatah)

venerdì 4 giugno 2010

Le origini dell'universo Ultimate.

La linea Ultimate nasce con l'intento di ringiovanire, sfoltire, semplificare personaggi e dinamiche che vantano decine di anni di storie che in modo più o meno pesante sono legate tra loro; per dirla alla americana in "continuity".
La continuity è qualcosa che bisogna sempre tenere in conto quando si ha a che fare con le storie dei super eroi e molto spesso limita l'accessibilità di molte storie che seppur valide disorientano non poco il lettore occasionale. (ammetto che io stesso ero intimorito dagli albi dei super eroi proprio per quella sensazione di trovarsi in una festa già iniziata...)
Comunque sia, le origini dell'Universo Classico Marvel sono sempre soggette a libere interpretazioni dei vari autori sta alla loro fantasia saper aggiungere un dettaglio, cambiare un punto di vista senza bruciare i precedenti (a meno che non siano proprio osceni...). Quindi la scelta di B.M. Bendis (deus ex machina della marvel attuale) di dare all'universo Ultimate una origine univoca mi lascia un po' con l'amaro in bocca e un dubbio.
Perché sono u mutanti ad essere frutto del siero del super soldato e non viceversa?
A mio avviso sarebbe più plausibile questa seconda opzione in quanto la formula del siero potrebbe essere un tentativo di ricreare in vitro il gene X con tutto quello che poi ne deriverebbe (cioè una mutazione...).

Anche se editorialmente è ancora relativamente giovane l'Universo Ultimate (o Ultiverso o UU) deve sempre e dovrà comunque fare i conti col suo cugino più grande l'Universo Marvel originale dalla quale direttamente discende anche se la volontà di renderlo indipendente è presente. Tutto dipende dalla strada che seguirà verso l'indipendenza. Credo che il reset delle testate avvenute a seguito dell'evento Ultimatum sia da vedere in quest'ottica. Personalmente ho trovato un Spiderman un po' più manga (graficamente) e adolescente. Non lo so ma forse Bendis ha troppe cose in testa per potersi dedicare alla sua "creatura" (verrò linciato per averlo detto). Mentre il fronte Avengers sembra sempre interessante e più maturo


vediamo vediamo...