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domenica 30 dicembre 2012

RAMPAGE


nessuna morale nessuna ragione



Di fronte a Rampage, filmetti come "wanted" perdono definitivamente il loro valore (presunto o intrinseco). Se volete un cattivo che spacchi i culi, in questo film lo troverete. 
Anche "elephant" impallidisce di fronte all'insensata strage che il nostro compie senza senso apparente (ma con una metodica, maniacale organizzazione). L'unica parvenza di moralità viene affidata ai videomessaggi dello stragista, in un certo modo lucidi, affilati e cattivi.
Al contrario di "elephant" il film non racconta, romanzandoli, fatti realmente accaduti ma per il modo in cui è girato sembra comunque di vedere un giorno di ordinaria follia qualunque che troppo spesso riempie le cronache di un TG qualunque.
Il regista, Uwe Boll, non è certo famoso per la qualità dei suoi film e nella sua filmografia non c'è un solo titolo che lo salvi dalla qualifica di "peggior regista del mondo". Forte di questo e quindi non sentendosi in dovere di soddisfare aspettative ne cercando di smentire i detrattori confeziona un mockumentary se non perfetto comunque rispondente a tutte le caratteristiche del genere. Il quasi perfetto è per il realismo non sempre coerente che consente allo spettatore di effettuare la cosiddetta "sospensione della realtà", ma comunque a fine film ci si aspetta di vedere la scritta "ispirato a fatti realmente accaduti".  
ecco il simpatico protagonista...

martedì 6 novembre 2012

il sano esercizio dell'ultra-violenza


Io sono un fan dell'Ultraviolenza, di quella violenza gratuita, senza senso, fine a se stessa, denigrata ma, allo stesso tempo, morbosamente accettata. Molte volte questa violenza viene usata per attirare un pubblico in cerca di forti emozioni, senza troppo impegno. Di questa mercificazione e denaturazione della violenza, spesso mitigata da facili risate e battute a grana grossa come le tette delle protagoniste dei film (o dei fumetti) che promettono "more gore", sono meno entusiasta. Per me la violenza, l'Ultraviolenza, è un esercizio di stile e non solo un modo per shockare il pubblico.

Di violenza nei fumetti si è parlato da sempre e se ne è parlato a lungo e non sempre questo dialogo a portato soluzioni meno gravi del problema. Mi riferisco al periodo in cui la violenza nei fumetti era bandita. Batman smise di sparare e Cap America lasciava il lavoro sporco alla sua spalla. Questo tabù è ormai caduto e oggi si è arrivati alla spettacolarizzazione della violenza, la sua consacrazione. Batman, Wolverine e The Punishe sono i primi super-eroi a non essere totalmente buoni.

In tempi più recenti, Mark Millar è stato alfiere di questa nuova ondata di sangue e budella grondante dalle pagine patinate dei comic-book. In Giappolandia Ichi the killer e Shamo, ad esempio fanno scuola (ancora insuperato il primo, a mio avviso). Alla fine, quello ultra-violento è diventato un genere e come il new-metal hanno iniziato a farlo tutti.

martedì 6 luglio 2010

KICK-ASS spacca!



Mark Millar è un fottuto genio! Va bene, forse sto esagerando con l'entusiasmo ma secondo me Mark Millar sta al fumetto come Tarantino sta al Cinema. I dialoghi ,ad esempio, surreali e volgari; le citazioni, il ritmo della narrazione. Sono tutte cose che fanno di Millar uno degli autori di fumetti più "cool" del momento. Assieme a B.M. Bendis ha dato vita alla nuova rinascita dei super eroi, l'Universo Ultimate di cui si è occupato principalmente delle prime due (fantastiche?) stagioni di Ultimates. Ma ha anche scritto il cross-over che ha rivoluzionato gli equilibri dell'Universo Marvel Classico: Civil War!

Lo Scozzese Millar è anche autore di Wanted (tradoto pessimamente in film) serie cattiva sui super eroi e dove inizia la sua analisi spietata, irriverente, divertente verso il mondo fittizio degli eroi in calzamaglia. L'ultima sua prova, in questo senso, è Kick-Ass! dove il nostro sovverte il principio che vige da un po' nel mondo dei comics supereroistici che tendono a portare la realtà nel mondo dei super eroi, lui, porta i super eroi nella realtà! Ma se in Wanted i super poteri e le altre finzioni tipiche di questo mondo esistono ancora in Kick-Ass c'è solo un nerd che non si accontenta di fare cosplay, ma si mette in testa di diventare il primo super eroe del mondo reale. Le cose non vanno esattamente come aveva previsto e si ritrova ben presto all'ospedale con un bel po' di ossa rotte. Nonostante tutto, una volta uscito riprende la sua opera di caccia al crimine e cosi incontra altri personaggi come lui (per come lui intendo demenziali, assurdi).
La trama è semplice ma ci sono numerosi colpi di scena davvero sorprendenti ma è anche divertente il gioco delle citazione che costantemente pervadono i dialoghi dei personaggi.
Anche di questo è in uscita un adattamento cinematografico ma come amante del fumetto credo che al cinema tutto questo risulterà finto, esagerato. Non fraintendetemi, anche il fumetto è finto ed esagerato ma cavolo quanto è divertente.