domenica 17 aprile 2011

Evilenko





Non è propriamente un film horror ma spaventa ed è comunque un bel film.

Evilenko è il protagonista di questo film ambientato in una Russia che si libera a fatica del comunismo. E' ispirato ad un serial killer realmente esistito a Rostov, il mostro di Rostov appunto, un tale Andrej Romanovič Čikatilo, attivo fra il 1978 ed il 1990. In questi anni uccise 53 fra donne e bambini. Fu giustiziato nel febbraio del 1994.

Il film si regge tutto sull'ottima interpretazione di Malcom McDowell (il famoso Alex drugo di Arancia Meccanica, ma che in vecchiaia si è saputo ritagliare ruoli interessanti anche se non da protagonista. Gli halloween di rob zombie e la serie Heroes, ad esempio).
L'Evilenko del film è un uomo che non capisce la fine del comunismo e si trova disorientato nella nuova società che non capisce i suoi metodi. Lui è un insegnante delle medie e le sue lezioni sono propaganda comunista che non interessa minimamente ai suoi allievi. Comunque lui è convinto delle sue idee e accusa i colleghi di essere anticomunisti. Anche quando viene accusato di tentato stupro da una sua alunna si lamenta di essere vittima delle ritorsioni dei suoi colleghi anticomunisti. Nonostante questo, viene allontanato dalla scuola. Viene assunto dal KGB, ma il suo ruolo è solo quello di occupare una scrivania. E di viaggiare. Durante questi viaggi adesca bambini o giovani donne che uccide e in parte cannibalizza.
Dopo più di venti omicidi la polizia decide di intervenire e ingaggia un giovane e rampante Detective di trovare e fermare Il mostro di Rostov.
Le indagini iniziano ma le poche prove e testimonianze non portano a nessuna conclusione concreta. Fino a quando, nonostante si tratti di un “nemico del comunismo”, il Detective non decide di chiedere aiuto ad un psichiatra, sospettato anch'esso di essere il serial killer per via del suo passato da pedofilo omosessuale. Lo psichiatra trova presto Evilenko ma viene eliminato dallo stesso. L'escalation di omicidi non si ferma e i racconti delle vittime sono confusi, infatti Evilenko li ipnotizza per attirarli nel bosco dove cerca di stuprarli e ucciderli.
Evilenko viene catturato perché fortemente sospettato anche in assenza di prove e tramite dei trucchi psicologici viene indotto a confessare. Confessa più di 50 omicidi, quasi il doppio di quelli per cui era sospettato.

Il film si chiude con queste parole:
« Andrej Romanovic Evilenko
è stato dichiarato sano di mente
e colpevole.
È stato ufficialmente giustiziato
il 14 febbraio 1994.
L'esecuzione è avvenuta non si
sa dove e non si sa come.
Nel natale del 1993, due istituti di ricerca,
uno tedesco e uno americano, avevano
offerto all'ex Unione Sovietica importanti
somme di denaro per averlo.
Vivo. »

Come dicevo non è un film horror, ma un ritratto realistico del personaggio ma sopratutto del territorio e della società che fa da sfondo alle vicende. Certo ci sono scene da incubo sia per livello di sangue sia per perversione, ma non sono fini a se stesse e contribuiscono a fornirci un ritratto di “un comunista che mangiava i bambini”.
Il regista David Grieco è anche autore del libro che porta lo stesso titolo. Un ottima prova di regia ma quello che più affascina, ripeto, è l'interpretazione di Malcom McDowell.

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