mercoledì 20 aprile 2011

Fumetti ad ampio spettro

Si parla tanto di come le nuove tecnologie abbiano influito (più o meno negativamente) su musica e cinema. Il cugino povero del cinema, il fumetto, non è stato risparmiato da queste problematiche. Proviamo ad esaminare cosa abbia significato per il fumetto il doversi confrontare con le nuove tecnologie (che ormai tanto nuove non sono più).

Sicuramente Internet ha contribuito in maniera considerevole alla diffusione e all'esplosione del “fenomeno manga” ma allo stesso tempo è stato colpevole di diseducazione sul mezzo espressivo in generale. Da un lato abbiamo ragazzi che scaricano o guardano in streaming ogni serie che esca in Giappone, dall'altro abbiamo il solito dramma dell'editoria e tutte le sue conseguenze. In effetti l'influenza degli effetti della globalizzazione è simile a quella delle altre industrie di intrattenimento (musica e cinema).
Ma le differenze quali sono?
Ad esempio la diffusione in rete dei contenuti è molto diversa da quella raggiunta da film e musica. Mentre per la musica la differenza tra un mp3 scaricato dal mulo e una traccia di un cd originale è perlopiù irrilevante, infatti dipende da come si ascolta la musica e dall'impianto audio a disposizione, e per i film le differenze sono minime per quanto riguarda la qualità e, come per la musica, la qualità finale dipende da come si usufruisce del prodotto (TV, surround, lettore...). Per i fumetti, le scanslation, la qualità finale è dipendente direttamente da come viene digitalizzato il prodotto. Fare scanslation è un lavoro artigianale al contrario di musica e film dove la maggior parte del lavoro viene affidato al processore. Bisogna slegare il fumetto a singoli fogli, scannerizalo e poi rilegarlo nuovamente. Questo incide anche sul prodotto originale iniziale, cosa non da poco. Naturalmente non tutti fanno questo, così in rete si trovano tantissime scanslation che sono praticamente fotocopie e nulla più.

Il vantaggio è la diffusione che il prodotto può raggiungere grazie ad Internet. Fino ad un decennio fa la diffusione del fumetto era generalmente rilegata alle sole edicole e solo in una minima percentuale ai circuiti delle librerie specializzate limitando così di fatto gli orizzonti degli appassionati. Ora la produzione di pubblicazioni specifiche per il circuito librario non è più un limite alla diffusione. Anche per gli indipendenti la possibilità di vendere il loro prodotto direttamente sulla rete è un vantaggio non indifferente e possono raggiungere un visibilità che non era pensabile fino a poco tempo fa.

Ultimamente si parla di prodotti studiati appositamente per il mercato digitale, questo è stato già teorizzato da Will Eisner nei suoi manuali sul fumetto. Bisogna ricordare che Eisner non era un giovane ventenne quando scrisse le sue teorie sulla digitalizzazione del fumetto, ma era semplicemente Eisner, il padre del fumetto occidentale moderno.

1 commento:

  1. con questo non voglio dire che un film o un cd scaricato abbia lo stesso valore e la stessa qualità di uno originale ne voglio sminuire i vari gruppi che "rippano" i DVD o che fanno le traduzioni etc, o chi raccoglie il materiale di una band, a volte introvabile nei canali ufficiali e lo rende disponibile a tutti

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